Il falso antidoto delle pillole dell’obbedienza

Lug 30, 2010 | News

A cura di Fabio Tognassi
Pubblicato su Vita No Profit il 30 Luglio 2010

Iperattività infantile, disturbi dell’attenzione, incapacità di stare fermi, disordini del linguaggio e del comportamento. Cosa succede ai bambini contemporanei? Quali sono le ragioni sociali di queste nuovi sintomi dell’infanzia? Perché tutta questa agitazione e sofferenza nei bambini di oggi?

Mai come in questo momento storico e sociale il mondo dell’educazione si presenta agli occhi degli adulti come problematico. È sempre più difficile educare i bambini alla socialità, alla rinuncia, all’attesa di una soddisfazione non immediata dei propri bisogni. I bambini delle scuole primarie sempre più spesso si mostrano intolleranti al «No!». A volte lo ignorano, altre lo contestano. Inoltre, sembrano essere meno socievoli con i compagni, vogliono tutta l’attenzione per loro. Il sapere scientifico ha così inventato le categorie diagnostiche di «iperattività infantile» e di «disturbo dell’attenzione». L’ormai popolare «ADHD» (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder), di cui tutti parlano, risponde a questa logica: nominare un male dei nostri tempi, ovvero il fatto che educare è oggi più difficile che mai. Del resto i modelli proposti dal mondo dei media e osannati dalla società mostrano che per essere felici – e ricchi – non occorre studiare, impegnarsi, darsi da fare per costruire un proprio progetto di vita. Tutti rincorriamo sempre più il miraggio di una soluzione prêt-à-porter che ci risparmi la fatica di prendere in mano il nostro destino.

Lavorando nel campo della cura dell’infanzia ascoltiamo il lamento preoccupato degli insegnanti. L’insegnante oggi non è più una figura pubblica autorevole. I genitori spesso finiscono per misconoscerne il ruolo, svalutandolo anche agli occhi dei figli. Per i genitori gli insegnanti non sono in grado di fare il proprio mestiere, dal momento che, come si sente spesso dire, «il bambino a casa è un angelo». Il più delle volte è vero che il bambino mostra la propria sofferenza a scuola e non a casa. Ciò è dovuto al fatto che la scolarizzazione implica il rispetto di limiti difficili da digerire. L’ingresso nella socialità scolastica rappresenta per ogni bambino un momento critico, in cui si mette alla prova la sua tolleranza alla distanza dalla madre. La de-maternalizzazione del bambino è l’obiettivo fondamentale del processo educativo.

Molti disturbi in infanzia si manifestano proprio in corrispondenza dell’ingresso a scuola. Pianti disperati, mal di pancia, crisi di rabbia e abbandoni che sono i modi con cui il bambino risponde alla separazione dalla madre. La ricerca in psicoanalisi ha svelato molto chiaramente come nel bambino siano presenti sentimenti intensi che investono prima di tutto i genitori. Però ciò che riscontriamo è che, quando il bambino non incontra un punto di limite nel possesso dell’oggetto materno, il percorso educativo diventa aspro, non percorribile. Ad esempio, quando un ragazzino maschio di 6 anni dorme con i genitori nel letto coniugale, o non permette alla coppia di coltivare la propria vita amorosa, facendo irruenza con forza e rivendicando contro il padre il diritto alle attenzioni della madre, tutto questo non giova alla sua stessa salute psichica. Ogni impartizione di un limite diventa poco credibile se il bambino non incontra il limite nel suo sentimento di possesso, di vicinanza alla madre.

La soluzione proposta oggi dal discorso sociale a queste problematiche è il farmaco. Per noi questa rischia di essere una risposta piuttosto sbrigativa, dal momento che ignora che il bambino è portatore di una sofferenza che va prima di ogni cosa ascoltata, anche se si manifesta in forma caotica. Per questo nella cura ciò che facciamo è permettere al bambino di comunicare il proprio disagio in forme creative. Allo stesso tempo lavoriamo con i genitori, il cui coinvolgimento nel trattamento è indispensabile. Non esistono “pillole dell’obbedienza”; bisogna scommettere sulla risorse affettive e creative che un bambino può mettere in campo quando sceglie di intrattenere un legame autentico e di fiducia con gli adulti che si prendono cura di lui.

Altre notizie

QUANDO UN BAMBINO COSTRUISCE LA SUA STORIA

In occasione della giornata della Salute Mentale, Gianburrasca Onlus è lieta di partecipare al 𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼 𝟰 𝗠𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹 𝗛𝗲𝗮𝗹𝘁𝗵, evento promosso dal Comune di Milano per tutto il mese di ottobre.Vi aspettiamo quindi 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱ì 𝟭𝟭 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟳.𝟬𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗧𝗿𝗶𝗲𝗻𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼...

Sì… un certo delirio diagnostico

Precipitarsi a misurare il minimo disagio, o difficoltà del bambino porta con sé il rischio di un’esagerazione: siamo tutti Bes, tutti Dsa? L’aumento esponenziale delle certificazioni suggerisce una riflessione urgente sui...

CORSO DI SPECIALIZZAZIONE SULLA CLINICA PSICOANALITICA DELL’INFANZIA – XII EDIZIONE

PresentazioneIl Corso di specializzazione sulla clinica psicoanalitica dell’infanzia si occupa di offrire delle coordinate teoriche e cliniche nel campo della psicoanalisi applicata all’infanzia. Al centro dell’indagine c’è lo statuto del bambino, la sua origine in...

VOUCHER DIGITALI MILANO 0-18 

I voucher digitali sono un credito virtuale che le famiglie possono utilizzare per accedere a varie tipologie di servizi e interventi (educativi, sportivi, creativo-culturali, scientifico-matematici e tecnologici, di promozione della salute e di sostegno delle...

GIOCA TU CHE IMPARO IO

𝐆𝐢𝐨𝐜𝐚 𝐭𝐮, 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐫𝐨 𝐢𝐨! 🙋‍♂ Mentre i piccoli si divertono con laboratori ludici, esperienziali e relazionali, i loro genitori potranno partecipare a degli incontri tematici tenuti da psicologi/psicoterapeuti di Gianburrasca. Occasione per riflettere insieme sulla...

CORSO DI SPECIALIZZAZIONE SULLA CLINICA PSICOANALITICA DELL’INFANZIA – XI EDIZIONE

Gianburrasca Onlus organizza il suo consueto Corso di specializzazione sulla clinica psicoanalitica dell’infanzia - XI edizione, con la direzione scientifica del Dott.re Uberto Zuccardi Merli. Il Corso intende fornire un luogo di formazione e confronto sulla...

Scopri le pubblicazioni

Il bambino iperattivo

DALLA TEORIA ALLE PRATICHE DELLA CURA a cura di Fabio Tognassi e Uberto Zuccardi MerliFranco Angeli, 2010 L'applicazione della psicoanalisi al sintomo dell'iperattività nasce dal desiderio di confrontarsi con questa forma dilagante del disagio infantile contemporaneo, che altera profondamente l'ingresso del bambino nel legame sociale. Contro il...

Non riesco a fermarmi

15 RISPOSTE SUL BAMBINO IPERATTIVO di Uberto Zuccardi Merli - Bruno Mondadori, 2012Pagine: 128 - Prezzo: 12 € I bambini iperattivi, che soffrono di disturbi dell’apprendimento e della condotta, sono molti. E il loro numero pare, addirittura, in crescita. Esiste una relazione tra l’iperattività e le trasformazioni rapidissime del mondo...

Bambini fuori-legge

INFANZIA E CRISI DELLE RELAZIONI di Federica Pelligra e Fabio TognassiDi Girolamo Editore, collana "I ciottoli di Jonas", 2009 Il libro condensa, attraverso un linguaggio accessibile, una lettura del disagio infantile, a partire da una osservazione critica del discorso sociale ed educativo contemporaneo. Iperattività, aggressività, ansia, disturbi...